Fame da stagione autunno-inverno: come contrastarla?

Il passaggio dall’ora legale a quella solare appare come una consuetudine consolidata da molto tempo, eppure sembra che se ne sottovalutino gli effetti che può avere sul nostro organismo, tra cui un maggiore stimolo alla fame per i dolci, disturbi intestinali e difficoltà nel veglia-sonno.
Con l’arrivo delle stagioni fredde, si osserva una costante riduzione delle ore di luce. Questo produce delle conseguenze sui livelli di melatonina e serotonina.
Se una parte della serotonina del nostro organismo viene prodotta dal cervello, un’altra importante percentuale viene prodotta nel tratto gastrointestinale. La carenza di serotonina non mette in difficoltà soltanto il cervello, ma anche il nostro intestino.
La serotonina è anche chiamata “ormone della felicità”, proprio perché, a livello neuronale, regola il tono dell’umore, favorendo l’attività del sonno, supporta la regolazione della temperatura corporea e l’appetito.
A livello intestinale la serotonina è utile per coadiuvare e rendere regolari le normali funzionalità intestinali di digestione ed espulsione delle sostanze di scarto.
L’abbassamento dei livelli di serotonina durante il periodo autunnale e invernale è dovuto al maggiore dispendio di questa sostanza per la produzione di melatonina, con conseguente riduzione della serotonina da utilizzare per le sue funzioni regolatrici dell’umore. Anche la mancata assunzione di adeguate dosi di triptofano, ovvero la sostanza da cui viene sintetizzata la serotonina, è una causa che genera bassi livelli di serotonina.
L’utilizzo della serotonina per la produzione di melatonina è dovuto alla mancata stimolazione della ghiandola pineale (principale produttrice di melatonina) da parte dei raggi solari che, come è facile dedurre, diminuiscono d’intensità durante le stagioni più fredde e con giornate più corte.
È proprio per compensare la carenza di serotonina che si scatena lo stimolo della fame per i dolci, si manifestano disturbi intestinali e problemi di veglia-sonno.
Per ovviare ai livelli bassi di serotonina, sarebbe quindi consigliabile consumare alimenti ricchi di triptofano come cereali, legumi, pesce e uova.
Alimenti ricchi di melatonina, per sopperire alle carenze nella sua produzione attraverso lo stimolo della luce solare, sono anche l’olio evo e la maggior parte dei prodotti vegetali, come cereali integrali e non ridotti a farina, noci, mandorle, semi di sesamo e semi di zucca, cacao amaro, banane, tè verde, cipolle, piselli, mais.
Spesso sono i piccoli accorgimenti e le buone abitudini che aiutano a risolvere svariati problemi, ed anche in questo caso, un occhio di riguardo per un’adeguata alimentazione può fare la differenza nello stato di Benessere del proprio organismo.